ASSOVOLO ha richiesto un incontro urgente sulle problematiche rilevate sull’accordo sottoscritto tra ITA Airways e i sindacati in data 17 febbraio 2025.
Infatti l 17 febbraio è stato sottoscritto un nuovo Verbale di Accordo tra ITA Airways ed i sindacati mainstream, che tra le varie questioni affronta anche quella del riconoscimento delle anzianità pregresse dei lavoratori assunti.
Per quanto riguarda il personale assunto a tempo indeterminato con pregressa significativa esperienza di volo vale la pena soffermarsi sul testo, che dà adito a diverse interpretazioni e riflessioni: una matassa che probabilmente sarà un giudice a dover interpretare correttamente.
Nei mesi scorsi sono stati assunti Assistenti di Volo, con pregressa significativa esperienza di volo, maturata in svariate compagnie: costoro hanno la busta paga con parametro zero anni.
Ora giunge per questi colleghi, per gentile concessione, la grazia di un minimo di riscatto.
Tutto bene dunque? Il sindacato ha ottenuto un miglioramento della retribuzione per alcuni colleghi.
È davvero così?
Smentire la narrazione è molto semplice, basta richiamare gli accordi vigenti al momento dell’assunzione di questi colleghi, siglati dagli stessi personaggi il 2 dicembre 2021. Il paragrafo che segue è tratto dal contratto integrativo.
Dunque, per TUTTI gli assunti in ITA, con qualsiasi contratto – a termine o indeterminato – che avessero maturato una dimostrabile anzianità di volo, in una QUALUNQUE azienda di trasporto aereo, il contratto stabilisce un livello economico almeno pari a quello goduto in precedenza. Pertanto questo nuovo accordo, lungi dall’essere migliorativo, regala una mancetta a lavoratori che avrebbero avuto diritto in molti casi a ben altro trattamento economico.
Trattamento che i sindacati hanno firmato ma non hanno rivendicato per tutti.
Seguendo il filo di questo ragionamento, si potrebbe logicamente sostenere che il paragrafo del contratto riportato sopra sia stato scritto avendo in mente i naviganti provenienti da Alitalia SAI in A.S., i soli a cui è stato effettivamente applicato.
Questa norma non scritta, ma la cui applicazione pratica è facilmente verificabile, potrebbe aiutare a dirimere ben altri contenziosi.
Ogni altra interpretazione, più o meno fantasiosa, di questo nuovo accordo, che si integra nei precedenti e li richiama, creerebbe i presupposti per ulteriori ricorsi legali, e sicuramente costituirebbe un potente disincentivo alla firma degli accordi “tombali” fino ad oggi imposti.
Tanti potrebbero essere spinti a proseguire il percorso giudiziario, pur tra mille peripezie, fino alla decisione della Corte di Giustizia Europea, ed anche alla CEDU.
Invitiamo i colleghi che siano stati vittime di questo trattamento discriminatorio a contattarci quanto prima, per intraprendere il percorso di riconoscimento dei propri diritti.
Richiediamo urgentemente un incontro con ITA Airways per confrontarci anche su questa tematica.