Sentenza del tribunale di Roma grazie al «contratto segreto» Ora potranno ricorrere altri 3 mila. Lufthansa può recedere. Sono cinque i giudici che hanno imposto all’azienda di presentare l’accordo. L’acquisizione del settore Aviation di Alitalia da parte di Ita Airways si configura come «trasferimento di ramo d’azienda» e ai sensi dell’articolo 2112 del Codice civile anche tutti i lavoratori devono transitare nella nuova compagnia aerea, a condizioni immutate. Svelato il contratto “segreto” fra Alitalia e Ita ieri è arrivata la prima sentenza che reintegra ben 70 lavoratori ex Alitalia in Ita Airways assistiti dall’Avvocato Pierluigi Panici e con il patrocinio di ASSOVOLO, condannando la compagnia aerea al pagamento ai ricorrenti delle retribuzioni maturate dalla decorrenza del contratto di vendita del 14 ottobre 2021.
Il giudice del Lavoro di Roma Claudio Cottatellucci ha deciso di imporre agli avvocati di Ita Airways di produrre il contratto – fra due società completamente pubbliche – finora negato dai governi Draghi e Meloni perfino a parlamentari che ne avevano fatto richiesta. Oltre 1.600 dipendenti di Alitalia hanno fatto causa per chiedere il reintegro e coloro che erano già stati assunti per chiedere l’applicazione delle tutele previste dall’art. 2112 del Codice Civile. Ora è probabile che gran parte dei 3.400 esuberi non riassunti da Ita li seguano. La stima dei costi in caso di vittoria dei ricorrenti è di centinaia di milioni di euro.
Ita, che annuncia ricorso alla sentenza di ieri. Nella discussione finale della causa gli avvocati di Ita Airways hanno prodotto un documento sostenendo che se il giudice avesse reintegrato i lavoratori, Lufthansa si sarebbe sfilata dall’accordo. Ma questo, non attenendo minimamente al merito della causa, non poteva avere altra finalità che un’intimidazione non riuscita verso il giudice. Fin dal principio, la nascita di Ita e la scelta di Altavilla come presidente hanno dimostrato tutta l’arroganza del potere in spregio delle leggi e dei diritti dei lavoratori: dal 2021 sapevamo che sarebbe finita così. La vicenda ha poi un importante risvolto sindacale. I lavoratori che ieri sono stati reintegrati in Ita sono appoggiati dal sindacato Assovolo che ha fatto della battaglia contro Altavilla una strategia fin dall’inizio.
Le Associazioni Professionali ANPAC – ANPAV – ANP e il Sindacato FAST CONFSAL che inizialmente hanno contestato Altavilla sottoscrivendo il mancato accordo in data 8 settembre 2021, hanno poi firmato gli accordi di deroga all’art. 2112 del Cod. Civ. ed il nuovo contratto nazionale il 2 dicembre 2021.